TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA: QUALI SCEGLIERE?

Telecamere di videosorveglianza: quali scegliere?

Sono in molti coloro che si chiedono come scegliere il kit di videosorveglianza ma soprattutto quali sono i canoni da seguire per questa scelta. Effettivamente non è semplice muoversi in questo mondo colmo di criteri e nomi strani a volte dal significato incomprensibile. Perciò eccovi di seguito una guida con i consigli su come scegliere la telecamera di videosorveglianza più adatta alle proprie esigenze.

La scelta principale per l’installazione di un sistema di videosorveglianza è senza dubbio il tipo di telecamera. E’ d’obbligo una premessa: ogni telecamera è realizzata per agire in un ambito determinato e non sempre la telecamera ultratecnologica e supercostosa è quella adatta a voi. Vediamo perciò elemento dopo elemento come fare la scelta giusta.

La distanza di ripresa

A quale distanza devo fare le riprese? Devo riprendere un parcheggio o un piccolo giardino? Solo la mattina o anche la notte?

Se avete delle risposte a queste domande allora conoscerete il numero di IR (infrarossi) per la visione notturna della telecamera. Se invece volete riprese solo al mattino il numero di led è non è importante.

La visione notturna con sistema di ripresa IR è solitamente in bianco e nero ma si può riprendere anche a colori mediante dei particolari sistemi come la tecnologia Sony Stravis.

Quale grado di dettaglio desidero dal mio impianto?

Fino a un po’ di tempo fa il valore da tenere in considerazione era il TVL ossia le linee orizzontali che una telecamera era capace di riprodurre e le risoluzioni si aggiravano intorno ai 400 TV fino ad un massimo di 1000TVL.

Occhio: guardatevi da chi offre prodotti con risoluzione in TVL poiché questi sistemi sono ormai sempre più in disuso e di bassa qualità rispetto alle risoluzioni odierne.

Con il sopraggiungere della tecnologia AHD tutte le telecamere sono dotate di una qualità digitale e similmente alle telecamere IP il valore da prendere in considerazione è il Megapixel.

La tipologia di registratore

Scegliere il tipo di registratore è molto più facile: l’unica differenza concreta è tra i sistemi normali ed i sistemi 3G.

I sistemi 3G si utilizzano per poter monitorare il proprio impianto da smartphone o pc anche se nel posto dove viene installato l’impianto non c’è internet.

Gli altri sistemi normali sono collegabili all’ ADSL di casa.

Accessori: alimentatori e cavi

Questo argomento, in un primo momento potrebbe sembrare il più banale ma è uno degli aspetti principali perchè alimentatori e cavi costituiscono la base del vostro sistema. Non dimentichiamoci che stiamo trattando sistemi di sicurezza. Serve a ben poco un sistema che rischia di guastarsi proprio nel momento della necessità o peggio ancora che causi un incendio al primo sbalzo di tensione elettrica.

Gli alimentatori

Questi elementi sono quelli che restano attivi H24 e sono in prima fila contro cali o sovraccarichi di tensione. Custodiscono l’impianto assicurando resistenza e longevità.

I cavi

Se si sceglie un kit via cavo, è ovvio che il cavo diventi il componente principale. Quindi un cavo scarso o troppo economico, aumenta la possibilità di avere disturbi nell’immagine, come bande orizzontali che corrono per tutto lo schermo. Quindi di conseguenza il consiglio resta sempre uguale: un buon cavo non è mai a prezzi stracciati. Se vedete che un kit è molto sospettosamente conveniente, si rischia di ricevere cavi e quindi immagini di pessima qualità compromettendo la funzione stessa del sistema di videosorveglianza.

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NORMATIVA CANCELLI AUTOMATICI

Normativa cancelli automatici

I cancelli automatici hanno trovato un utilizzo sempre più esteso nelle nostre case (ma non solo) per la loro comodità e semplicità. Quando ad esempio torniamo a casa stremati da una giornata di lavoro oppure al mattino quando andiamo via è molto pratico mettere in funzione l’apertura del cancello con un telecomando a distanza senza dover uscire dall’auto. Rispetto a un po’ di tempo fa ci siamo abituati sempre più alle comodità e ad avere tutto automatico azionato con un telecomando o meglio con uno smartphone e quindi faticare sempre meno.

I cancelli automatici però devono osservare una determinata normativa per dare garanzie di sicurezza. Approfondiamo quindi la questione e cerchiamo di capire di che si tratta e qual è la sua funzione.

Utilità e tipologie

Abbiamo giustappunto precisato che tutti i cancelli automatici, di grandi o piccole dimensioni, a scorrimento o con apertura ad anta che siano, devono rispettare una precisa normativa che deve osservare particolari criteri e garantire standard ben definiti di sicurezza in modo tale che non accada nessun tipo di incidente. La normativa sull’ automazione dei cancelli è la EN 12453 e la EN 12445, cambiata dalla Comunità Europea tramite la “Direttiva 98/37/CE”, che garantiscono che il cancello è a norma. Queste norme sanciscono che i cancelli automatici devono essere trattati come delle vere e proprie macchine, e perciò che devono rispettare ogni standard di sicurezza.

Coloro che installano o producono i cancelli automatici conoscono naturalmente queste normative ma sarebbe opportuno che anche il padrone di casa che vuole installare un cancello automatico sappia cosa dice la normativa. In sintesi quindi la normativa per i cancelli automatici è utile ad evitare o almeno ridurre gli incidenti, a volte sfortunatamente anche mortali come ad esempio incidenti causati dallo schiacciamento, dai colpi, dagli incendi o banalmente dalla fuoriuscita del cancello dai binari di scorrimento.

Le tipologie di “cancelli automatici” o anche detti “portoni motorizzati” in circolazione sono le seguenti:

  • cancelli scorrevoli
  • cancelli ad ante apribili
  • portoni basculanti
  • portoni sezionali
  • portoni avvolgibili
  • porte automatiche.

Naturalmente la normativa per i cancelli automatici è valida e deve essere osservata per l’installazione di un nuovo cancello ma anche per i cancelli esistenti a cui viene effettuata una piccola modifica come ad esempio l’aggiunta di un motorino o una cremagliera. Sono sempre di più, soprattutto nei condomini, coloro che preferiscono far modificare i vecchi cancelli trasformandoli da manuali ad automatici invece di metterne direttamente uno nuovo che ovviamente ha un costo maggiore.

E’ bene ricordare inoltre che per i cancelli automatici c’è l’obbligo di controllo annuale per il suo corretto funzionamento sempre in osservanza della direttiva macchine del Dlgs. 2010/17.

Infine i cancelli automatici devono essere muniti di sistemi di protezione affinché durante la fase di apertura e chiusura non succedano incidenti. I cancelli di una volta avevano le classiche fotocellule che al passaggio di qualcuno davanti al cancello si fermava e tornava indietro. Attualmente i cancelli automatici non solo hanno le fotocellule per riconoscere il movimento di cose e persone ma devono essere dotati anche di un dispositivo che riduca la forza di impatto o ad ogni modo un sistema di protezione capace di localizzare la presenza di cose e persone all’interno di un’intera area giudicata critica.

ALLARME PERIMETRALE

Allarme perimetrale: come funziona?

La nostra casa è il luogo in cui ci sentiamo più al riparo e sicuri. Purtroppo le notizie giornaliere dei media ci informano che c’è un aumento importante di furti nelle abitazioni e nelle aziende e pertanto contrariamente a quanto suddetto iniziamo a sentirci non al sicuro proprio all’interno dei nostri ambienti privati.

Cosa fare quindi? Restare impassibili è impensabile, così l’immediata soluzione è quella di affidarci a dei sistemi di antifurto e antiscasso. Ma quale scegliere? Qual è il sistema più consono alle nostre esigenze? In questo articolo parleremo dell’allarme perimetrale, cos’è e come funziona. Forse è ciò che state cercando e che fa al vostro caso.

Cos’è e a cosa serve

Un impianto di antifurto perimetrale ha l’obiettivo di salvaguardare il perimetro di una proprietà (che si tratti di un edificio, un’azienda o un giardino) ed è composto da sensori, di solito a raggi infrarossi, applicati su dei supporti fissi. I sensori circoscrivono il perimetro mettendolo in sicurezza e azionandosi al passaggio dei ladri e degli scassinatori. Il fine primario dell’ antifurto perimetrale è quello di avvertire ed evitare l’intrusione di malintenzionati all’interno di uno spazio privato.

L’antifurto perimetrale è usualmente impiegato per la protezione di grandi strutture (come ad esempio magazzini, strutture scolastiche, aziende), ma può essere utilizzato in qualunque tipologia di perimetro. Grazie ai sensori, l’antifurto perimetrale allerta dell’imminente pericolo sia i padroni di casa che, nel caso, la Centrale Operativa, la quale manda un allert immediato alle guardie giurate che potranno intervenire tempestivamente.

Badate bene che proteggere un perimetro, specialmente di grandi dimensioni, richiede uno studio delle peculiarità dell’area, per poterne localizzare sia i punti più deboli che quelli di forza. L’analisi preventiva realizzata da un esperto consentirà di scegliere, in base ai risultati ottenuti, la risoluzione più appropriata al nostro tipo di ambiente.

I vantaggi

L’antifurto perimetrale custodisce la tua casa da intrusioni sgradite grazie a delle speciali caratteristiche:

  • Funziona continuamente, che tu sia a casa o no. Sarete fuori per una lunga vacanza? No problem: sarà sufficiente attivarlo e la protezione è garantita H24.
  • Utilizza la tecnologia dei raggi a infrarossi creando un muro invisibile agli occhi dello scassinatore.
  • È adoperabile in wireless: così facendo l’antifurto perimetrale agisce senza nessun filo e si mette in contatto alla centralina in doppia frequenza.
  • È senza limiti dimensionali di utilizzo: funziona sia per i grandi spazi che per quelli più piccoli magari esterni alla nostra casa.
  • Anche se un ladro riuscisse ad entrare nella proprietà e a rompere i sensori piuttosto che la centralina, grazie al suo sistema protettivo interno, l’antifurto continuerebbe a funzionare
  • In caso di cali di tensione, manomissione dei fili di corrente o blackout l’antifurto, che è dotato di batteria, non interromperebbe la sua azione.
  • In caso di presenza di animali domestici in casa, l’antifurto può essere attivato anche solo parzialmente. Se, ad esempio, si ha il bisogno di far uscire il cane in giardino, sarà possibile disattivare l’antifurto perimetrale solo per quella determinata zona, mantenendolo in funzione, ad esempio, sui balconi. Per di più, i sensori più tecnologicamente all’avanguardia sono capaci di riconoscere il passaggio di un animale o addirittura di una persona, mettendosi in funzione quindi solo quando effettivamente ce n’è bisogno.

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